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| TORINO - Processo per direttissima e pena severa per il tifoso della Juve bloccato domenica scorsa allo stadio subito dopo aver lanciato un campo un petardo. Nicola Ravasio, 27 anni, ha patteggiato un anno con la condizionale e per tre anni non potrà assistere ad alcuna manifestazione sportiva. Il giovane è comparso questa mattina in Tribunale a Torino e, in base al provvedimento del giudice, in occasione delle partite della Juventus dovrà presentarsi alla più vicina stazione dei carabinieri.
Sono stati gli altri tifosi seduti vicino a lui durante Juventus-Udinese a indicarlo a uno degli steward dello stadio come l'autore del lancio e a farlo accompagnare fuori dagli spalti. Ravasio in aula ha detto che quando ha lanciato il petardo non voleva fare del male a nessuno, tanto che lo aveva indirizzato in un punto dove non c'erano persone. Si è trattato, secondo la sua giustificazione, di un gesto impulsivo commesso in un momento in cui i tifosi stavano protestando per un torto subito dalla squadra bianconera.
Ravasio, che ha raccontato di essere tifoso sia della Juventus sia dell'Atalanta, ha anche spiegato di aver comprato il petardo vicino a casa e che da un anno e mezzo non andava a vedere una partita. Lo scoppio ha provocato dei disturbi all'udito a tre steward, uno dei quali ha anche fatto ricorso a cure mediche. Non è escluso che alcuni di questi decidano di avviare un procedimento civile contro Ravasio.
Ottimo.... speriamo si cominci davvero a fare le cose sul serio
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