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"Io, bamboccione superstar", Intervista a "La Repubblica" (10 febbraio 2010)

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view post Posted on 15/2/2010, 21:40

..e la mia vita non la rischio più per nessuno e per niente!

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febbraio, 8 sold out ad Assago, poi fino a ottobre in Italia ed Europa
Ho scelto un posto piccolo perché volevo stare più a lungo sul palco"
Vasco e il tour infinito.

"Io, bamboccione superstar"

"I giovani stanno a casa con i genitori non perché vogliono ma perché devono
Invece di criticarli sarebbe meglio risolvere i problemi del lavoro e della scuola"
di PAOLO GALLORI


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DALLA terra alla luna. E ritorno. Da ragazzo di provincia che sogna una vita "come Steve McQueen" a rockstar, status che non mette al riparo dall'inquietante confronto con la realtà. E' questo il Vasco che torna ai Palasport quando tutti ambiscono a riempire San Siro per farne un segno di distinzione. Potrebbe sembrare un passo indietro, ma non è così. Vasco, in questo mese di febbraio, realizza otto concerti "tutto esaurito" al Forum di Assago, che è un po' come darsi al pubblico degli stadi facendolo entrare nello show un po' alla volta. Perché?
"Avevo voglia di fare un giro più lungo, più concerti, di stare sempre in tour. Suonare di più, anche d'inverno. Voglia di provare esperienze diverse, come suonare in posti piccoli. Gli ingredienti del concerto, in fondo, sono sempre quelli: rock a volontà, le ballate...".

"Cosa me ne faccio di una macchina se non ho più il mio motorino...". E' un verso da E adesso che tocca a me (dall'album Il mondo che vorrei). E' per strappare qualcosa al tempo che l'inavvicinabile Vasco, in un momento del concerto, scende nel parterre da solo con la chitarra?

"Esatto. Scendere dal pero, da solo. Anch'io mi sentivo molto... inavvicinabile. Non avevo mai preso in mano la chitarra in un concerto. Esperienza molto piacevole e divertente, la risposta è incredibile. Quanto alla canzone, racconta di quando realizzi un sogno e senti subito il bisogno di sognare ancora. E' la realtà è quella che è. E' vero, quando avevo il mio motorino, ero molto più felice".

I bamboccioni sognano un posto di lavoro rassicurante, una casa, una famiglia.

"Quei ragazzi stanno a casa con i genitori perché devono, non perché vogliono. Bamboccioni... un'offesa gratuita ma tipica di un certo modo di trattare le cose. Invece di risolvere i problemi del lavoro e della scuola, si sta qui a parlare di bamboccioni. Bene, mio figlio è un bamboccione. E io sono stato un bamboccione fino a 22 anni. E lo sono ancora, di fondo".


In questo discorso si incastra perfettamente la canzone Ho fatto un sogno, da Tracks 2, fotografia di una società dominata da gossip, invasione della privacy, persuasione occulta, gli "stivali" del potere...

"E' un incubo. Questa volontà di inserirsi sempre all'interno della libertà dell'individuo, in nome del suo bene, del suo benessere. La religione del salutismo a tutti i costi. Quando invece è per il bene di altri, le casse dello Stato, le assicurazioni. E queste leggi così veloci, sulle intenzioni: ti puniscono prima ancora che tu abbia fatto qualcosa, perché lo potresti fare... Pericolosissime. Gli stivali rappresentano il manganello del potere. Troppo semplice, i problemi non si risolvono così. Ci vuole rispetto per l'intelligenza della gente".

Parlando tempo fa del suo rapporto con la grandissima popolarità, disse di vivere comunque una vita "in solitaria". Cambia qualcosa avere ormai un milione di amici su Facebook?

"E' chiaro che è una grandissima soddisfazione arrivare al cuore della gente, commuoverla, provocarla. E avere una tale risposta, che non avrei mai immaginato quando iniziai a scrivere canzoni. Ma tutto questo non cambia il fatto che sei solo. Io sono sempre più spesso da solo che in mezzo alla gente. Forse lo siamo tutti. Ed è lì che si fanno i conti con se stessi. E i miei non tornano mai molto. Comunque, ho avuto una vita straordinaria. Forse un giorno scriverò un'autobiografia. Ma uscirà postuma".

A proposito di Tracks 2, esiste davvero il "tesoro di Vasco"? Un corposo archivio di materiale mai ascoltato che, prima o poi, sarà rivelato?

"Sì, esiste. Ma sto già lavorando a nuove canzoni. La direzione? La solita, ma posso dire di aver trovato la nuova Sally. E non la ascolterete col prossimo album, ma con l'altro ancora. Insomma, sentirete ancora parlare di me".

fonte: repubblica.it
 
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