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| Delitto alla periferia della città. La pensionata era sola in casa. Il cadavere scoperto dalla figlia
Potrebbe essere morta per asfissia o per un arresto cardiaco provocato dalla paura
Torino, legata e soffocata a 70 anni "L'hanno uccisa per 2.000 euro"
TORINO - Uccisa per duemila euro. Una donna di 70 anni è morta nella sua casa alla periferia di Torino, con le mani e i piedi legati con del nastro adesivo. E' stata la figlia a trovare il cadavere nascosto sotto il tappeto della camera da letto. Luigia Mastrosimone era sola in casa: il marito, Lauro Verrucci, pensionato, era uscito per giocare con gli amici al bar una partita a carte.
Erano le sedici. Alle diciannove la nipote passa da casa dei nonni, al 75 di via Cherubini, nella zona Barriera di Milano, "un quartiere tranquillo", come racconta la gente del posto, "dove cose del genere non sono mai capitate". La nipote vuole salutare la nonna ma l'appartamento è tutto a soqquadro: cassetti per terra, sedie rovesciate, le porte degli armadi spalancate. Impaurita, Erica Colucci esce di casa e corre dalla madre: non si accorge del cadavere della nonna sotto il tappeto: "La nonna non c'è, ma sono passati i ladri".
La madre della ragazza corre nell'appartamento dei genitori e trova il cadavere dell'anziana madre avvolto nel tappeto nell'ingenuo tentativo dell'assassino di nasconderlo. Da un primo esame del medico legale, sembra che sul corpo della donna non vi siano altri segni di violenza: potrebbe essere morta per asfissia o il suo cuore, già malato, potrebbe aver ceduto per lo spavento. Sulla porta d'ingresso non sono stati rilevati segni di effrazione: la vittima ha aperto al suo assassino.
(30 ottobre 2008)
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