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Morti Bianche, anzi sporche, lavorare per vivere o per morire!!!

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view post Posted on 28/11/2008, 19:46

..e la mia vita non la rischio più per nessuno e per niente!

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Non chiamiamole più "morti bianche"

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Le parole hanno un senso. Non sono semplicemente un mezzo con il quale gli individui si esprimono e comunicano tra loro. Diciamo spesso sono “solo parole” per indicare qualcosa che non lascia segno o che non incide sulla realtà. È vero esattamente il contrario: le parole incidono sulla realtà, la modificano. Il linguaggio è un fenomeno sociale: tra linguaggio e società esiste una relazione interna, dialettica, reciproca.

Alla redazione di Articolo21 sono giunte non poche lettere. Delegati alla sicurezza, giornalisti, ma soprattutto mogli e madri che hanno visto morire i loro cari a causa degli incidenti sul lavoro. E che hanno subìto l’oltraggio della perdita che. Loro ci hanno invitato a rivolgere un appello al mondo dei media: non usate più l’espressione “morti bianche”. “Ci offende e offende la loro memoria”, spiegano. Hanno ragione. Non c’è alcunché di “bianco”, di candido, in quelle morti. Quelli sul lavoro sono morti in modo violento e tragico. E non sono tragiche fatalità come qualcuno le dipinge... Non c’è alcunché di fatale in quelle morti. Semmai c’è qualcosa di colposo di criminoso. Sono delitti efferati commessi da una società che subordina la dignità del lavoro e dell’uomo al profitto a tutti i costi.

E allora, aboliamo il termine “morti bianche” dal nostro vocabolario quotidiano. Perché, come ha scritto Samantha Di Persio sono morti sporche, sporchissime. Giuseppe Giulietti, lo ha ribadito in questi giorni, e lo ha fatto Santo Della Volpe proprio sul nostro sito, anche facendo riferimento alla giusta campagna promossa dall’agenzia Dire e da Redattore Sociale che hanno lanciato l’appello affinchè sia abolito dal nostro linguaggio quotidiano il termine “clandestino” perché egualmente offensivo. Siamo sicuri che saranno molti i giornalisti, gli editori, i conduttori di trasmissioni televisive che recepiranno questo appello. Scegliere le parole più appropriate non sarà una rivoluzione, ma è quantomeno un segno di civiltà e di rispetto.

fonte: articolo21.info di oggi
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aderisco modificando il titolo del topic!
 
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vany70
view post Posted on 28/11/2008, 22:40




giusto
 
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view post Posted on 6/12/2008, 18:01

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un anno dal tragico rogo che causo' sette vittime
Thyssen, il giorno della memoria
Fassino: «Sconcertante assenza governo»

La rabbia dei famigliari: «Assassini». Migliaia di persone in corteo per la sicurezza sul lavoro

TORINO - La giornata del ricordo delle sette vittime della Thyssen è cominciata con una messa nella cappella del cimitero monumentale di Torino, dove sono sepolti cinque dei sette operai morti a seguito del rogo sviluppatosi nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 sulla linea 5 dello stabilimento di corso Regina Margherita. Alla cerimonia religiosa, accanto ai famigliari delle vittime, erano presenti alcuni compagni di lavoro tra cui Antonio Boccuzzi, uno degli operai sopravvissuti alla tragedia. Tra le autorità il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il presidente del consiglio comunale Beppe Castronovo, i presidenti di Provincia e Regione Antonio Saitta e Mercedes Bresso, il prefetto Paolo Padoin, rappresentanti delle forze dell'ordine, una delegazione del 118, la segretaria generale dell'Ugl Renata Polverini, esponenti del Pd, il segretario regionale Franco Morgando, l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, Piero Fassino, il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli. Non erano presenti esponenti del governo, di Confindustria e dell'Unione industriali di Torino. Accanto all'altare i gonfaloni della Regione, della Provincia, della Città di Torino, della Juventus e del Torino Calcio. La celebrazione, in una chiesa gremita, è stata officiata da don Corrado Bettiga, che ricordando le sette vittime ha sottolineato: «Il loro sacrificio non è andato perso».

«ASSENZA SCONCERTANTE» - Sgomento nelle parole di Piero Fassino per l'assenza del governo: «È certo sconcertante che nessun esponente del governo e della sua maggioranza abbia sentito la sensibilità di essere questa mattina accanto ai familiari delle vittime. Non dimenticare l'atroce tragedia dei lavoratori della Thyssen è non solo un dovere morale, ma un impegno politico:
un paese civile, infatti, non può tollerare che ogni anno 1500 persone muoiano lavorando.
Restituire dignità al lavoro è condizione essenziale perché ogni cittadino si senta rispettato e tutelato nella sua fatica».

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che vergogna, nemmeno una rappresentanza del Governo
 
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view post Posted on 14/1/2009, 19:11

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Morti sul lavoro: due vittime oggi in Sicilia
14 gen 18:35 Cronache

PALERMO - Ancora morti sul lavoro. In Sicilia due vittime nel giro di poche ore. Prima un imprenditore agricolo di Resuttano, in provincia di Caltanisetta, e' morto cadendo dal tetto della sua azienda. Nel pomeriggio un'altra tragedia sul lavoro a Calatafimi, in provincia di Trapani. Un operaio della Sielte, Rosario Di Gaetano, e' morto folgorato da una scarica elettrica mentre stava sostituendo alcuni cavi elettrici. Da venerdi' scorso sono sei le persone morte mentre lavoravano in Sicilia. (Agr)

corriere.it
 
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view post Posted on 26/5/2009, 19:03

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» 2009-05-26 18:51

MORTI TRE OPERAI ALLA SARAS IN SARDEGNA

CAGLIARI
- Tre operai sono morti all'interno degli impianti della raffineria Saras a Sarroch (Cagliari). L'incidente è avvenuto poco dopo le 14, in un impianto di desolforazione (Nh51) e i tre operai sarebbero morti per intossicazione da azoto, che è letale in pochi minuti.

Una prima ricostruzione dell'incidente è stata fornita dai colleghi di lavoro delle vittime, che stazionano davanti ai cancelli della Saras. Un primo operaio si sarebbe sentito male intorno alle 13.30, il secondo avrebbe chiesto aiuto ai due rimasti all'esterno: tutti sarebbero quindi entrati nella
cisterna, ma solo uno ne è uscito vivo. Gli altri tre sono stati stroncati dalle esalazioni tossiche sprigionatesi dai residui delle lavorazioni.

Prima delle 14 è scattato l'allarme in tutta la raffineria: i dipendenti sono stati invitati a mettere in sicurezza gli impianti e ad abbandonare lo stabilimento. Almeno 200-300 operai sono usciti e hanno appreso attoniti la notizia della morte dei loro colleghi.

Sul posto sono intervenuti i medici del 118 ma per i tre operai non c'era più niente da fare. I sanitari hanno constatato il decesso in attesa
dell'arrivo del medico legale, che dovrà accertarne le cause, e del magistrato di turno cui spetterà il compito di indagare sull'incidente.

Le vittime sono tutte di Villa San Pietro (Cagliari), piccolo paese confinante con Sarroch dove si trovano gli impianti della Saras.
Sono Daniele Melis, di 26 anni, Luigi Solinas, di 27, e Bruno Muntoni, di 52. Quest'ultimo era sposato e padre di tre figli.


I tre operai morti erano dipendenti della ditta esterna Comesa arl. La Comesa, gruppo costituito nel 1998 dalla confluenza tra la Sarcomi spa e la Comes srl, conta circa 170 dipendenti e opera nel settore di carpenteria metallica e manutenzione di impianti industriali.

SARAS, TRAGICO EVENTO ATTENDIAMO RICOSTRUZIONE
La Saras ha diffuso una nota sull'incidente nel quale sono morti tre operai di unàimpresa d'appalto. "Con profondo dolore comunichiamo che oggi alle ore 13.50 presso la raffineria di Sarroch si è verificato un tragico evento che ha causato il decesso di tre dipendenti della ditta Comesa. Il tragico evento - spiega la nota - è avvenuto presso l'impianto Mhac1, fermo per manutenzione programmata". "Sul luogo dell'incidente sono intervenuti subito i medici dell'azienda i quali, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, hanno potuto solo constatare il loro decesso - prosegue la nota dell'azienda -. Sono state immediatamente avvisate le autorità competenti e interrotte tutte le attività di manutenzione dello stabilimento. Il presidente, l'amministratore delegato e tutta la Direzione stanno seguendo la ricostruzione dei fatti unitamente agli inquirenti".

NAPOLITANO ESPRIME CORDOGLIO A FAMILIARI
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano appresa la notizia del mortale incidente sul lavoro avvenuto alla raffineria Saras di Sarroch, dalla
prefettura di Firenze si è messo in contatto con il prefetto di Cagliari per avere ragguagli sulla dinamica del grave infortunio. Il capo dello Stato ha pregato il prefetto di esprimere ai familiari delle vittime la sua vicinanza è il suo cordoglio a nome di tutto il Paese.

MARCEGAGLIA, E' UNA GRANDE TRAGEDIA
"Questa è una grande tragedia. Come Confindustria e personalmente siamo particolarmente vicini alle famiglie delle vittime". Lo ha detto questa sera a Verona il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia commentando la tragedia avvenuta nell'industria petrolifera Saras.

fonte: ansa
 
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view post Posted on 23/9/2009, 17:58

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In Lombardia due operai cadono da 15 metri: uno morto e l'altro in fin di vita
Ad Arco un marocchino decapitato dalla ruspa nel primo giorno di impiego

Ancora incidenti sul lavoro
due morti a Brescia e in Trentino


ROMA - Due morti e un uomo in fin di vita è il tragico bilancio di due incidenti sul lavoro. Un operaio è morto e un altro è rimasto gravemente ferito precipitando da un'altezza di 15 metri a Brescia mentre un operaio marocchino è morto decapitato dalla lama di un escavatore con cui stava lavorando in un cantiere ad Arco, in Trentino.

Il primo incidente sul lavoro è avvenuto nello stabilimento siderurgico della "Ori Martin" di Brescia. I due, titolare e dipendente della "Sm Lattoneria Brescia", una ditta specializzata nella sistemazione dei tetti, sono precipitati dal cestello di una piattaforma che si è sganciato all'improvviso. Per il primo, Alberto Simoncelli, 43 anni, titolare della ditta, i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il secondo, Gabriele M., 47 anni, è ricoverato in gravissime condizioni presso gli ospedali civili della città lombarda, dove è stato sottoposto a un intervento d'urgenza per salvargli la vita. Del caso si occupa la polizia.

Secondo una prima ricostruzione le due vittime stavano eseguendo dei lavori di manutenzione al tetto di un capannone dello stabilimento siderurgico, quando intorno alle 9, il cestello sul quale si trovavano si è prima inclinato facendo volare nel vuoto gli operai, per poi staccarsi definitivamente dalla piattaforma.

I sanitari del 118 intervenuti non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del primo, presumibilmente morto sul colpo, mentre il suo collega è stato trasportato in codice rosso all'ospedale bresciano. Appena appresa la notizia del terribile incidente, la Rsu e i sindacati metalmeccanici della storica acciaieria bresciana hanno indetto uno sciopero immediato fino alle 10 di domani mattina.

Il secondo incidente è avvenuto ad Arco, nel parco Braille, vicino all'ospedale, poco prima delle 10. Secondo una prima ricostruzione, Said Karroui, 37 anni, residente ad Albenga (Savona), al suo primo giorno di lavoro,
alla guida di una piccola ruspa stava effettuando lavori di pulizia su una stradina in forte pendenza quando, all'improvviso, ha perso il controllo del mezzo che è rotolato in una scarpata per alcune decine di metri. Dopo essere stato sbalzato dal sellino, è stato decapitato dalle lame montate sull'escavatore. Accertamenti sono stati avviati dai carabinieri per chiarire l'esatta dinamica dell'infortunio. Pare che l'operaio non fosse assicurato al mezzo con le cinture.

fonte: repubblica.it (23 settembre 2009)
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..ma chi ci crede!!! :/wall/:
...ma come si fa ancora a dire che era "il suo primo giorno di lavoro"!!!
è sempre la solita scusa per "giustificare" la presenza di un operaio in nero, malpagato, sfruttato e per il 99% delle volte extracomunitario.
vergogna!
 
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view post Posted on 11/10/2009, 10:52

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Napolitano: "Incidenti lavoro inaccettabili"
Settemila morti negli ultimi 5 anni


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ROMA - "Gli incidenti sul lavoro sono inaccettabile in una società civile". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invia un messaggio all'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro in occasione della giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro.

Negli ultimi 5 anni, i morti sul lavoro sono state 7 mila, quasi 200 mila invalidità permanenti. "L'odierna celebrazione - scrive Napolitano - ci sollecita ancora una volta a riflettere su quante vittime e quanti infortuni potrebbero essere evitati con una sempre più efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme". Alla manifestazione nazionale di Verona interverrà tra gli altri il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, mentre a Piacenza, 1.140 croci sono state istallate per ricordare le vittime del 2008.

(11 ottobre 2009)
fonte: repubblica.it
 
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21 replies since 15/6/2008, 06:21   259 views
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