Pistorius, oro con recordIl biamputato sudafricano dopo i 100 si aggiudica anche l'oro sulla distanza doppia con il record paralimpico: 21"67.
PECHINO, 13 settembre 2008 - Ancora lui, Oscar Pistorius. L'atleta più atteso dei Giochi Paralimpici di Pechino 2008 dopo il trionfo nei 100 lascia tutti indietro anche sulla doppia distanza e conquista l'oro nei 200 cat. T44. Di fronte a un "Nido d'uccello" gremito da oltre 90mila spettatori, in un'atmosfera di straordinaria attesa, il sudafricano si è mosso come sempre lentamente dai blocchi di partenza mentre gli altri atleti di fronte a lui scappavano verso il traguardo: ai 50 metri è partita la progressione di Pistorius, che si è presentato davanti a tutti già all'ingresso sul rettilineo finale. Gli ultimi 80 metri sono stati una passeggiata solitaria, Pistorius è piombato sul traguardo facendo segnare il tempo di 21"67, nuovo primato paralimpico. Alle sue spalle, l'argento è andato allo statunitense Jim Bob Bizzell (astro nascente dello sprint paralimpico, amputato 17 mesi fa per un incidente mentre andava in bicicletta) in 22"62, il bronzo al britannico Ian Jones in 23". “Ho corso meglio rispetto alla mia gara sui 100 m – ha spiegato Pistorius all’arrivo –. Mi piace correre in questo stadio, sento l’atmosfera particolare che ha. La gente è straordinaria. Arrivando a Pechino ho capito che non potevo sbagliare e che avevo qualcosa da perdere. Sentivo che si pensava fosse facile per me. Ma non è facile, per niente. Per questo sentivo pressione”. La vittoria di Pistorius sui 200 era da tutti attesa anche per la contemporanea assenza dello statunitense Marlon Shirley, suo principale avversario infortunatosi durante la finale dei 100. Nei prossimi giorni il sudafricano si presenterà ai blocchi di partenza anche nella gara dei 400, quella per la quale ha invano tentato nei mesi scorsi di raggiungere il minimo di qualificazione per le Olimpiadi: ai Giochi paralimpici, almeno sulla carta, non ha rivali. Il sogno di conquistare tre ori nei 100, 200 e 400, per lui si fa sempre più vicino.
Altre gioie da Pechino
Sorrisi dal tennistavolo
Alle Paralimpiadi, argento e bronzo nel ping-pong azzurro con la friulana Pamela Pezzutto e la sarda Clara Podda. La Cina domina il medagliere, Italia ventinovesima
PECHINO (Cina), 10 settembre 2008 - Pamela si è allenata tutti i giorni facendo viaggi di ore per poter essere a Pechino. Clara ha dimenticato di essere nonna per qualche giorno ("ma il pensiero era sempre per il piccolo Mirko") in modo da arrivare preparata alla Paralimpiade.
DUE MEDAGLIE - Il primo premio è arrivato proprio oggi. Nel tennistavolo, cl.2 (tetraplegici), Pamela Pezzutto, friulana di Sacile, ha conquistato l'argento, sconfitta in finale dalla cinese Liu J, mentre Clara Podda, cagliaritana di nascita ma romana di adozione, ha vinto il bronzo battendo 3-1 la francese Lafaye.
LA FRIULANA - Una grande festa attende Pamela al ritorno a Mron di Brugnera, nei pressi di Pordenone, dove vive con il fidanzato Giuseppe, dopo essere nata a Sacile. Ha iniziato a praticare tennis tavolo nel 2005, dopo un incidente d'auto nel 2001. Uno dei tanti incidenti del sabato sera che l'ha portata a essere tetraplegica. In ospedale si è fidanzata con Giuseppe, che l'ha seguita insieme a mamma Luigina e papà Flavio.
LA SARDA - Il bronzo italiano è opera di una nonna. Clara è infatti una della atlete più anziane presenti alla Paralimpiade: 57 anni, ha due figli (Danilo e Sonia) e un nipote, Mirko, di tre anni e mezzo, più un altro in arrivo. In carrozzina dal 1987 dopo un incidente accadutole mentre stava portando il figlio a scuola, Clara ha partecipato a quattro edizioni della Paralimpiade, la prima ad Atlanta nel nuoto. Poi è passata al tennistavolo, dove in coppia con Christina Ploner, altra azzurra, partecipa anche a tornei veterani con atleti normodotati.